Don Riccardo e Don Vincenzo
Parroci della città di Andria
Senza sbarre
Si chiamano don Riccardo Agresti e don Vincenzo Giannelli, i 2 sacerdoti, parroci della città di Andria, che hanno dato vita a “Senza sbarre” un ardito progetto di detenzione alternativa al carcere.
Ardito perché non è stato facile sognarlo e non è stato facile realizzarlo: innanzitutto la diffidenza delle persone che frequentavano la parrocchia e all’inizio non si fidavano di veder lavorare in oratorio ergastolani in regime di semilibertà, dopo aver scontato 10 anni di carcere; e poi la mancanza di un posto dove dare lavoro a queste persone che hanno bisogno di poter ricominciare una volta finita la pena; dopo aver pagato il loro debito hanno bisogno di stimoli per cercare di diventare uomini bravi, buoni, onesti.
Ed ecco che dopo aver agito da soli per parecchio tempo, coinvolgendo i carcerati in lavori nelle proprie parrocchie (pulizie, controllo dei ragazzi in oratorio, ecc.), don Riccardo e don Vincenzo sono riusciti non solo a trovare alleati nei fedeli frequentatori delle loro parrocchie che ora tengono tantissimo a questi ex carcerati e fanno di tutto per aiutarli, ma anche nel Vescovo di Andria, don Luigi Mansi, che definiva i 2 sacerdoti prima sognatori, ora operatori di sogni collettivi. Operatori di sogni collettivi perché sono stati capaci di trasformare quello che era il sogno di 2 persone, nel sogno di tanti, di tutta la diocesi.
Senza sbarre è ora un progetto diocesano: il Vescovo Mansi ha concesso l’utilizzo di una Masseria abbandonata di proprietà della diocesi che, non appena restaurata completamente, diventerà l’azienda produttrice di olio di oliva di Senza sbarre, per dare a questi ragazzi una possibilità concreta di lavoro e di futuro reale dopo anni di detenzione. Nel video realizzato da Giovanni Panozzo, è commovente vedere la partecipazione di tutti, sacerdoti, Vescovo, fedeli, a questo progetto e la voglia degli ex carcerati di voler cambiare realmente vita: con l’aiuto della comunità questo obiettivo sembra più raggiungibile.